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Al Giardino degli Artisti, il B&B che non ti aspetti…

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…almeno non là dove lo incontriamo! Un comprensorio che nel tempo ha pagato oltre l’opportuno le contraddizioni di uno sviluppo industriale impetuoso quanto effimero. Oggi dal verde di Cairo Montenotte e di tutta la Valbormida riaffiorano vocazioni antiche, fatte di savoir faire, tradizioni culturali e di arte nascosta. In questo caso, accessibile.

 

Posizione: semplicemente strategica

Immaginate un territorio che comprenda, racchiusi in una manciata di chilometri, paesaggi montani, collinari, lacustri e marini. Tutti a portata di mano, raggiungibili in poche decine di minuti d’auto oppure sfruttando una poderosa rete di mezzi pubblici. O, altrimenti, godendoseli  poco a poco a bordo di una moto, una bici, a piedi correndo o camminando o ancora nuotando sopra e sott’acqua, oppure pagaiando su un kayak. Tutto questo è semplicemente la realtà della provincia di Savona, che trova nella Valbormida del Giardino degli Artisti  il suo côté  più verde e rilassante.

Entriamo? Sì, chiacchierando con amici

La famiglia Morelli frequenta l’arte da più generazioni, anzi, in realtà l’arte l’ha proprio fatta e continua a farla. Larga parte dei quadri esposti portano la firma di Ermanno Morelli (puoi leggere qualche nota sull’imprenditore e pittore cairese in questa pagina), il padre di Enrico Roberto, erede del suo patrimonio artistico. Casa Morelli di oggi, di Enrica ed Enrico Roberto (lui stesso artista poliedrico, consiglio di conoscerlo meglio attraverso il suo sito internet), è un tuffo denso e colorato in un’infinità di quadri, di sguardi, di personaggi. Ogni passo fra i tre piani della casa è scandito da una suggestione pittorica, un soggetto da scoprire e sul quale soffermarsi ed informarsi. La definizione di casa-museo va proprio stretta al Giardino degli Artisti: qui l’arte si vive e ci si dorme dentro! Non capita spesso di essere ospitati, per un breve o lungo periodo di vacanza, in un ambiente così ricco di pittura, storie, aneddoti. Generosamente raccontati da Enrica, che mi accompagna alla scoperta della dimora cairese.
La mia fortuna, certo, è di entrare in Casa Morelli da amico, insieme alla mia famiglia, durante una scura sera di lampi e tuoni. Ospiti a cena, serviti e coccolati, abbiamo il tempo di assorbire lo spirito del Giardino degli Artisti, con l’agio di scoprirlo senza fretta a cavallo tra luce e oscurità, tra qualche foto in giardino e lunghe ore a chiacchierare, assaporando piatti curati e mai banali. Sì, l’ospite del b&b si limiterà al pernottamento ed alla curatissima colazione, ma noi ci accorgiamo che qui la cucina potrebbe osare!

Il racconto di Enrica

La nostra è una dimora dei primi del ‘900, tra lo stile vittoriano e accenni di art nouveau, circondata da un giardino che sconfina in un piccolo orto sinergico. Un luogo dell’anima in cui gli ospiti possono dimenticare gli affanni, ricentrarsi e ritrovare la forza e la dolcezza della propria vita.

L’effetto immersivo nell’arte è tangibile e completo camminando tra le stanze, ma è anche vero che presto si individuano tra i piani e le stanze temi differenti, aspetti legati tra loro a volte tematicamente e a volte analogicamente. Mi sbaglio?

Proprio così. “Tra i colori del mare” è una colorata e accogliente Wunderkammer, camera delle meraviglie o delle curiosità perfetto per un soggiorno rilassante circondati da libri, fiori e arte. I colori sono quelli dell’acqua e dei coralli, sfumature di blu, verde e rosa arancio. La sala da pranzo superiore,  invece, racconta con le sue tele il lavoro della donna, in tanti suoi aspetti.

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Come si integra un ospite, o un gruppo di ospiti, in un ambiente così particolare?

Gli ospiti hanno a completa disposizione la camera da letto matrimoniale con bagno privato dotato di doccia e phon e il salotto, le cui pareti raccolgono dipinti e libri, con zona lettura, pianoforte e attrezzi da fitness. L’ampia cucina sul giardino per gustare la prima colazione, a richiesta anche per celiaci od altri regimi alimentari, a base di prodotti locali e naturalmente il verde e i suoi profumi: lamponi, mirtilli, fragole di bosco, rose, ginestre, calicanthus, amamelide, piante grasse, alberi di pere, pesche e limoni. Vogliamo essere un’ occasione d’incontro e scambi di racconti ed esperienze.

Cairo Montenotte non è stata certamente nota, in passato, per la sua vocazione turistica, eppure…

…eppure, dal giorno dell’apertura, non trascorre un fine settimana incapace di sorprenderci! Molti stranieri, ma anche molti lombardi, scelgono la nostra struttura  focalizzandone immediatamente la vocazione, con una vision difficile da comprendere per noi che in Valbormida abitiamo. Il viaggiatore consapevole si documenta in rete, si guarda intorno, coglie al volo le potenzialità di un territorio. E qui intorno, le potenzialità non mancano davvero!

Puoi farci qualche esempio?al_giardino_degli_artisti_cairo

Siamo nel centro di una cittadina che offre molti servizi e vivo commercio e a soli venti minuti di macchina si raggiungono il mar Ligure o l’Alta Langa, le Riserve Naturali dell’Adelasia, del Mongioie, di Piana Crixia, di Osiglia, una suggestiva oasi azzurra con lago navigabile. Si potrebbe dire che la Valbormida si trova al centro di un paradiso eno-gastronomico: ovunque si rivolga lo sguardo, il meglio del cibo italiano è raggiungibile, sia esso di mare che di influenza piemontese. Tutta la zona circostante è ricca di sentieri per passeggiate a piedi, a cavallo, in mountain bike. Intorno a Cairo Montenotte la Storia dei Templari è leggibile attraverso affreschi e architetture spontanee (consiglio di leggere, a questo proposito, il bellissimo romanzo Buio come il Vetro di Giorgio Baietti, di cui ho parlato in questo articolo, n.d.r.). La valle è terra di castelli in cui si sono svolte alcune delle battaglie napoleoniche più note. È visibile tutto ciò che riguarda l’arte vetraria di Altare, a soli 10 chilometri, con le sue botteghe ed il suo museo del vetro e l’Arte della Ceramica ad Albissola sulla costa. Si possono organizzare giornate outdoor in nordic walking, equitazione, bicicletta, canoa, quad, enduro. Oppure partecipare ai corsi di lavorazione del vetro artistico che organizzi tu!

Grazie Enrica, sì, adesso tutto è chiaro: la vocazione di un territorio può riemergere, inaspettata, in era post-industriale, e prima del residente se ne accorge l’ospite.

 

Un’ampia raccolta delle immagini che ho scattato al Giardino degli Artisti è visibile in questo album Flickr


 

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Al Giardino degli Artisti B&B

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