Il mio allievo di oggi è architetto e mi ha chiesto di organizzare per lui un’esperienza di lavorazione del vetro di una sola giornata, ma un po’ particolare. Era interessato ad un contatto diretto con la materia incandescente da lavorare alla fiamma, ma voleva anche che lo aiutassi a realizzare alcuni prototipi di sua ideazione, destinati a diventare supporti per lampade a LED. Vediamo insieme com’è andata?
Franco ha disegnato una serie di moduli per lampade a LED da realizzare in vetro soffiato borosilicato, materiale particolarmente adatto all’illuminotecnica grazie alle sue proprietà di trasparenza e resistenza agli sbalzi di calore.
Una sola giornata a disposizione ci ha costretti a ottimizzare i tempi il più possibile. Franco era interessato a provare a lavorare alla fiamma ed effettivamente ha provato a più riprese, ma necessariamente, per riuscire a produrre i pezzi richiesti, questa volta il corso ha preso una forma un po’ diversa dal solito.
Una sola giornata di corso, infatti, è appena sufficiente a comprendere la tecnica di base osservando soprattutto le dimostrazioni del maestro. Solitamente, in un corso di questa durata, dopo la necessaria breve parte teorica con le prescrizioni sulla sicurezza e sulla corretta organizzazione del banco da lavoro, si comincia con l’affrontare la lavorazione del vetro pieno in bacchette. Separare una bacchetta in due, saldare due pezzi, realizzare una pallina imparando a contrastare la naturale tendenza del vetro a cadere a causa della forza di gravità. Tutti aspetti fondamentali per acquisire quel minimo di abilità che consenta poi di cimentarsi con la realizzazione in autonomia di piccoli oggetti pieni.
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In un corso di una sola giornata, la parte dedicata alla soffiatura è giocoforza possibile accostarla solo al termine del breve corso. Anche se l’allievo non è ancora pronto ad affrontare la soffiatura, cerco comunque di fare in modo di dargli una visione d’insieme delle procedure necessarie a portare a termine un oggetto.
Nel caso di oggi è stato, come dicevo, tutto diverso! Franco ha lavorato comunque un po’ al cannello per soffiare parti degli oggetti che ha disegnato, sotto il mio controllo e seguendo le mie istruzioni. Credo che, in ogni caso, l’aver effettivamente contribuito alla soffiatura possa essere considerata una soddisfazione, per chi ha disegnato di sua mano quei pezzi.
La soddisfazione dell’allievo è stato il migliore regalo per questa giornata di corso intensissima, volata via davvero in un attimo.