Altare è Vetro il Vetro è Altare
Questo è il titolo del libro postumo di Franco Torterolo, un grande lavoro la cui genesi vale la pena di essere raccontata
Raramente scrivo recensioni sul mio blog, mi piacerebbe tanto farlo più spesso, ma alla fine il focus privilegia sempre gli impegni e soprattutto le necessità di lavoro, tanto più in un periodo complicato come quello che stiamo attraversando.
Qui però si parla di un amico, di un signore di nome Franco e della sua splendida famiglia. Famiglia da sempre amica strettissima della mia, dei miei genitori, di mio papà che non c’è più. Emergono tanti ricordi d’infanzia, favolose vacanze estive con loro in macchina, lanciati verso la Normandia a bordo della nostra Alfa 33 e della loro Talbot Horizon. I favolosi Anni Ottanta. Tante e tante foto rappresentanti me e i miei genitori insieme a loro. Per forza questa recensione sarà influenzata dall’amicizia, dall’affetto e anche dalla nostalgia inevitabile per tempi e circostanze che al momento apparivano ripetibili e quasi eterni. Visti da oggi, invece, irripetibili e grandemente fragili al cospetto del tempo.
Franco non c’è più. Ha lottato come un leone fino all’ultimo per portare a termine il suo lavoro, la certosina ricerca di fonti e documenti che costituiscono l’impegnativa spina dorsale del suo libro. Non ce l’avrebbe fatta senza Tommaso.
Chi è Tommaso? Tommy è suo nipote, giovanissimo eppure lesto e intelligente a comprendere al volo la situazione. Per tutta la sciagurata estate del 2020 l’ho visto quasi ogni giorno passare davanti alla mia bottega col laptop sotto braccio a passi svelti verso la casa del nonno. Ha avuto la costanza di trascorrere tante ore col nonno Franco, aiutandolo a trasferire in linguaggio digitale la grande mole di materiale raccolta su taccuini di carta e pazientemente elaborata.
Tutto poi è successo molto velocemente, troppo velocemente. Franco se n’è andato presto, troppo presto come sempre in queste circostanze. Ma ormai il tempo, nella sua inesorabilità, era fregato. Tommy e Franco ce l’avevano fatta: il libro era finito e in brevissimo è stato corretto e stampato in proprio. Quando Anna me l’ha portato, qui in bottega, mi ha detto che il marito le aveva lasciato la lista dei grandi amici, le persone alle quali il volume andava immediatamente consegnato, a titolo di regalo. Era molto più di un regalo, però: era un testamento, un grandissimo atto d’amore nei confronti di Altare. Franco, non ho potuto farlo di persona e lo faccio qui: grazie, è stata una grande emozione ricevere quel pacchetto e scartarlo piano piano.
Di cosa parla Altare è Vetro Il Vetro è Altare di Franco Torterolo? Beh, dal titolo sembra davvero scontato dare una risposta, eppure…
Eppure il libro non parla solo del vetro di Altare, è una profonda miniera di notizie, di ricostruzioni storiche, di dati, che riguardano ogni aspetto della vicenda del piccolo borgo di Altare, in Liguria. Usanze, culto, modi di vivere, cucina e poi architettura, opere artistiche. Sì, è vero che il fitto tessuto di notizie che il libro ci mette a disposizione alla fine contribuisce a definire l’effigie di un borgo che si potrebbe definire come fuso nel vetro. Penso, però, che sia proprio l’alta visuale che il testo ci offre su argomenti vasti ed eterogenei a definire, alla fine, un ritratto davvero ricco ed approfondito su Altare nel suo complesso, come forse non si era mai tentato di fare finora. È come un grande acquarello che osserviamo prima da vicino concentrandoci sui particolari, ma poi, allontanandoci, comprendiamo i contorni e la vocazione del soggetto rappresentato. Vocazione che è indiscutibilmente legata a doppio filo con l’arte vetraria, al suo savoir faire (preferisco il francese al freddo know how) e alle vicende umane e professionali che l’hanno costruita nei secoli.
Vediamo come è suddiviso il volume, composto da 110 pagine molto dense di informazioni, frutto delle ricerche portate avanti da Torterolo presso biblioteche e istituzioni storiche locali e nazionali. Il materiale raccolto va quindi a completare ed arricchire la bibliografia già esistente intorno all’arte vetraria di Altare. Ricordo a chi volesse approfondire l’argomento che presso il Museo dell’Arte Vetraria Altarese esiste una nutrita raccolta di volumi su molti argomenti diversi, alcuni dei quali editi direttamente dalla stessa Fondazione che gestisce il museo di Villa Rosa.
La prima parte del libro di Franco Torterolo Altare è Vetro Il Vetro è Altare è intitolata Altare e l’arte vetraria e descrive le origini del borgo in relazione alla storia del vetro in generale, affrontando l’organizzazione lavorativa delle vetrerie e le implicazioni sociali che una tale attività comporta, a partire dalle influenze sul dialetto, le migrazioni e sulle influenze culturali portate dai maestri vetrai al ritorno dalle loro esperienze lavorative fuori dal borgo di origine.
Ampia trattazione è dedicata alla Società Artistico-Vetraria, la cooperativa nata nel 1856 come trait d’union di tutte le famiglie che, in precedenza, lavoravano il vetro in fabbriche private. Della S.A.V. vengono ricordate l’organizzazione produttiva, i riconoscimenti ed i premi internazionali e le tecniche accessorie ma importantissime, quali ad esempio la molatura artistica del vetro importata ad Altare dai Fratelli Schmidt.
Una parte del libro è dedicata ai laboratori artistici, tra i quali il mio, che ancora oggi difendono e portano avanti la tecnica della lavorazione del vetro a mano e a soffio, mentre al Museo del Vetro di Altare è riservata un’importante ricostruzione delle origini e delle importanti attività e progetti realizzati negli anni. Mi piace qui ricordare la straordinaria esperienza della rivista cartacea Alte Vitrie, della quale fui direttore responsabile tanti anni fa, proprio quando alla Presidenza dell’ISVAV si alternavano Franco Torterolo e l’amico Oreste Brondi. Oggi, in epoca digitale, con la carta stampata molto ridimensionata nella sua diffusione, Alte Vitrie continua comunque ad essere pubblicata, in abbonamento digitale gratuito, dal Museo del Vetro di Altare.
La seconda parte del volume è intitolata Il borgo e le sue opere ed è un approfondito excursus sulle architetture artistiche e religiose, civili e militari presenti sul territorio altarese. Si parla del Cimitero Nazionale di Guerra delle Croci Bianche (San Marco) di Altare, della chiesa parrocchiale Sant’Eugenio e di tutte le chiese, cappelle e oratori presenti in Altare, anche quelli ormai perduti e circondati di mistero.
Ho letto davvero con molto interesse la parte dedicata alla vicenda di Sant’Eugenio e ai suoi intrecci con la storia di Noli e dell’Isola di Bergeggi. Al di là dei legami tra l’isola ed il vetro di Altare per opera dei Monaci Benedettini, che spiega la genesi più probabile del vetro di Altare, è stato interessantissimo seguire il dipanarsi del culto di Sant’Eugenio tra l’isola di Bergeggi, Noli ed Altare, nella quale parrocchiale hanno riposato a lungo le spoglie del Santo. Sarà questo un nuovo argomento da raccontare ai miei compagni di pagaiata in mare, se e quando potranno ripartire le escursioni guidate in canoa all’Isola di Bergeggi con la mia associazione sportiva Winterkayak.
Il libro di Franco Torterolo è difficilmente riassumibile in poche righe di recensione. Ogni aspetto della storia di Altare è dettagliatamente raccontato e ho trovato affascinanti le pagine che raccontano l’origine, lo splendore e l’oblio di architetture civili e religiose, spesso poco note anche agli stessi abitanti del borgo.
Franco cerca di apparire distaccato, come si confà alla narrazione storica e documentaristica, quando ci racconta l’evento traumatico della chiusura della storica vetreria S.A.V. ma, conoscendolo, so che se n’è andato con la grande preoccupazione per il rischio della perdita e dispersione di un capitale umano artistico ed industriale difficilmente recuperabile a posteriori. L’eredità di questo libro dovrebbe stimolare un ragionamento profondo sulle cause del decadimento sociale, culturale e produttivo del nostro piccolo comune, tendenza sempre più evidente soprattutto negli ultimi anni.
I contenuti del volume di Franco Torterolo vanno ad arricchire l’elenco delle fonti utili a ripercorrere la storia di Altare e mi riferisco ad esempio a Le Piccole Patrie di Riccardo Richebuono, l’Enciclopedia Motta, L’Arte Vetraria in Altare di Enrico Bordoni, Nozze d’oro della Società Artistico Vetraria di Tomaso Brondi, L’Università dell’arte vitrea di Altare di Gaspare Buffa, Il vetro e le porcellane di Luigi Figuier e Bernardo Perrotto, vetraio altarese di Luigi Zecchin e tante altre custodite in archivi pubblici e privati.
Il nuovo testo di Franco Torterolo Altare è Vetro Il Vetro è Altare
non si trova in commercio e non è nemmeno acquistabile direttamente. Ciò nonostante, consigliamo a chi fosse interessato alla sua lettura, anche semplicemente per consultazione, di rivolgersi al Museo dell’Arte Vetraria Altarese, utilizzando i contatti indicati sul suo sito istituzionale.
LA SCHEDA
Titolo: Altare è Vetro Il Vetro è Altare
Autore: Franco Torterolo
Editore: stampato in proprio presso Grafiche F.lli Spirito, Cosseria (SV)
Data di pubblicazione: ottobre 2020
Patrocinio: Museo dell’Arte Vetraria Altarese
Numero di pagine: 110