Come abbonato Fastweb per il servizio telefonico e ADLS in casa, circa un mese fa ho ricevuto una proposta telefonica per aderire al servizio Fastweb anche sullo smartphone. La proposta mi è arrivata dall’agenzia Duepuntocom.it tramite la voce della gentile Sig.ra Letizia. Le condizioni per una mia “capitolazione” rispetto agli argomenti del servizio proposto erano davvero propizie e neppure per un attimo ho pensato che l’offerta arrivasse casuale proprio in quel momento… Infatti, dopo quasi tre anni di legame indissolubile con l’operatore Tre a causa dell’acquisto a rate del mio ormai anziano Samsung Galaxy Note (ancora in gran spolvero, peraltro…) proprio il periodo natalizio del 2014 coincideva col termine del vincolo contrattuale. A causa delle “curiose” clausole contrattuali di Tre, se per caso non mi fossi attivato per trovare un’alternativa al mio contratto di abbonamento in essere, avrei continuato a pagare la bellezza di 51 euro ogni bimestre. Cifra sensata finché comprensiva delle rate del telefono, ma assolutamente fuori mercato una volta terminato di pagare lo smartphone! Così, già da tempo mi stavo guardando intorno per trovare una diversa soluzione, magari con un altro operatore. Perché? Sostanzialmente a causa della cronica latitanza del servizio dati Tre proprio nella stazione sciistica che frequento maggiormente: Prato Nevoso, uno dei comprensori sciistici più frequentati del nord-ovest! In più, pensando all’età ormai avanzata del mio Galaxy Note di prima generazione ed al desiderio di prendere un Sony Xperia Z3 waterproof per poter finalmente documentare serenamente le mie uscite in kayak, senza dover usare custodie impermeabili, sacchetti, sacche stagne e chi più ne ha più ne metta, ho visitato, uno dopo l’altro, i diversi negozi di tutti gli operatori telefonici alla ricerca di una formula conveniente per acquistare il Sony aderendo ad un’offerta. Nulla di nulla! Il telefono Sony pare essere considerato dagli operatori una sorta di cenerentola per utenti bizzarri! Eppure è universalmente riconosciuto come uno dei migliori terminali Android sul mercato. Pazienza, mi son detto, me lo comprerò tutto intero non appena troverò un’offerta conveniente e, parallelamente, cambierò piano telefonico.
In quel momento è arrivata l’offerta di Fastweb.
Come già detto, dall’altra parte della cornetta c’era la Sig.ra Letizia che mi stava proponendo l’offerta Fastweb Mobile Fuel Ricaricabile. Disponibile a 10 euro al mese senza telefono e a 12 euro in bundle con uno smarphone di gamma bassa, propone a quella cifra mensile 500 minuti di chiamate, 500 SMS e 2 Gb di Internet. Dopo la prima telefonata mi sono riservato di ottenere maggiori informazioni: soprattutto, volevo capire se avrei potuto continuare ad utilizzare lo smartphone come punto di accesso Internet (hot spot in tethering) e con quale operatore di rete avrei avuto il servizio dati. E così, rassicurato sul primo punto, la Signora Letizia, in almeno due occasioni, mi assicurava che il servizio dati sarebbe stato fornito da Tim. Alle mie perplessità, dovute al fatto che, da diverse fonti trovate in rete, sembrava che in realtà l’operatore dati al quale si affida Fastweb fosse Tre Italia, la mia peraltro disponibile interlocutrice continuava a sostenere che il parner di Fastweb per i dati fosse Tim. Come scritto in precedenza, per le mie frequentazioni sciistiche a Prato Nevoso, affidarsi all’uno o all’altro operatore poteva fare una netta differenza! Tim copre quasi perfettamente Prato Nevoso, Tre Italia per nulla. Nulla da fare: “Stia tranquillo che è come dico io”, mi diceva.
Alla terza telefonata decido di accettare: facciamo la registrazione del contratto e ci lasciamo con la frase “quando ci sarà il passaggio di servizio da Tre a Fastweb riceverà un messaggio, così potrà sostituire la Sim che nel frattempo avrà ricevuto via posta”.
Passano i giorni e continuo ad utilizzare Tre. Arriva per posta il plico di documenti Fastweb insieme alla nuova Sim. Ma, non ricevendo alcun messaggio e continuando a funzionare perfettamente il servizio Tre, non faccio nulla ed attendo.
La Vigilia di Natale, in pieno delirio tra lavoro, regali, visite a parenti ed amici per gli auguri… mi tagliano la linea Tre. Senza alcun preavviso. Senza un messaggio, senza una email, senza una chiamata.
Sfidando la sorte, con regali, clienti ed amici che mi aspettano, corro a casa (l’unico posto dove ho una linea telefonica Fastweb) e chiamo il servizio clienti. Dopo due o tre “cadute di linea” (il virgolettato non è casuale), riesco ad avere le istruzioni per rianimare il telefono dalla voce di diverse operatrici straniere che parlano l’italiano con difficoltosa approssimazione. Al termine della procedura, circa una quarantina di minuti, riottengo la linea telefonica e subito dopo, con maggiore difficoltà, anche la linea dati. Con quale operatore? Ma con Tre Italia naturalmente!! Alla faccia delle rassicurazioni della Signora Letizia.
Morale? Sostanzialmente, delusione profonda sul modo in cui gli operatori trattano il cliente nei passaggi cruciali, lasciandolo in balia degli eventi, tra l’altro, proprio la vigilia di Natale, evidenziando che, ormai, un approccio ed un controllo “umano” delle procedure non è più nemmeno considerato.
E poi, le balle raccontate sull’operatore a cui Fastweb si affida per il servizio dati. Ma perché? Davvero ingannare un singolo utente per dieci euro al mese è funzionale agli obiettivi commerciali di un operatore? Io credo che si tratti di mezzucci pietosi, che hanno l’unica conseguenza di rendere le persone sempre più sospettose e pronte a saltare su un’altra offerta migliore.
Due parole sul servizio, nel senso operativo. C’è poco da dire: per me non è cambiato nulla e non potrebbe essere altrimenti! Continuo ad utilizzare Tre Italia per i dati e le chiamate, anche se sotto un altro nome. Con tutti i pro e contro della copertura a macchia di leopardo di questo operatore. Per le chiamate ed i messaggi SMS, quando Tre Italia latita, si va in roaming su Tim. Come prima. Certo, ora pago molto meno e questo non guasta.