“La Stampa” dell’altro ieri, edizione Savona, rende conto degli ultimi interventi decisi dall’amministrazione del Comune di Altare. Tra le altre cose, una frase rappresenta l’epitaffio definitivo delle mie velleità collaborative con suddetta amministrazione in termini di proposte ed idee: “Verranno realizzati nuovi parcheggi accanto al cimitero di Altare, dove potranno sostare anche mezzi ingombranti come camper e furgoni”. Ecco fatto. Una proposizione dal contenuto apparentemente innocente e persino auspicabile nasconde in realtà la definitiva sepoltura (è il caso di dirlo visto il luogo scelto) della mia proposta di rendere Altare un paese ospitale nei confronti del turismo itinerante.
Tutto era iniziato da una riunione pre-elettorale, quando la lista Alternativa Concreta voleva dare la sensazione di ascoltare i consigli dei sostenitori e delle categorie commerciali ed artigianali di Altare. Ebbene, ad una di quelle riunioni, alla quale erano presenti molti commercianti e artigiani, portai un nutrito dossier sulle potenzialità del turismo itinerante, soprattutto per un paese letteralmente affamato di rilancio e di turismo come Altare. Il faldone che avevo sottobraccio era composto da pubblicazioni, cifre, rotte preferenziali dei camper, modalità di realizzazione di un’area camper attrezzata, possibili fonti di finanziamento, idee sul come valorizzare questo tipo di turismo in rapporto alle peculiarità ed alle ricchezze di Altare: Museo del Vetro, gastronomia, percorsi naturalistici per escursionisti e mountain bike, vicinanza al mare, ampia disponibilità di mezzi pubblici per gli spostamenti. Il tutto proposto da un camperista (io) che ritiene di conoscere stili e consuetudini di larga parte degli equipaggi. Insomma, portai all’attenzione della giunta in nuce una possibilità straordinaria: sarebbe stato possibile attirare famiglie di camperisti ad Altare ed incrementare nell’arco dell’anno le visite, pur in assenza di strutture ricettive alberghiere degne di nota. Anche un afflusso moderato avrebbe rappresentato un’appetibile opportunità per il commercio e l’artigianato locale.
La proposta ebbe successo, con commenti addirittura entusiastici da parte sia di alcuni esponenti del futuro gruppo di maggioranza, sia di molti commercianti.
Nei giorni che seguirono Alternativa Concreta vinse le elezioni e la nuova amministrazione di tentò in diversi modi di realizzare l’area camper. Tuttavia, non se ne fece nulla: insormontabili difficoltà nell’individuazione dell’area bloccarono il progetto.
A questo punto, in diverse occasioni, proposi a diversi esponenti della giunta un piano B che avrebbe ugualmente sortito effetti positivi: individuare anche solo 5/6 parcheggi in diverse zone centrali del territorio comunale da dedicare ai camper con la contestuale realizzazione di un semplice camper service (pozzetto, rifornimento acqua) in zona anche periferica. Ciò sarebbe bastato per far comparire Altare sulle riviste di settore (Plein Air in testa) come comune amico dei camper. (nota: il mio laboratorio è da tempo convenzionato con il club di Plein Air. I camperisti godono di sconti e iniziative per i più piccoli. Tutti i dettagli in questa pagina)
Malgrado gli assensi di facciata e gli impegni verbali, l’amministrazione non ritenne di procedere neppure in questa direzione, nonostante l’idea fosse di economica e semplice realizzazione: si sarebbe trattato di tracciare qualche linea di parcheggio, adeguare la segnaletica e costruire un pozzetto che avrebbe potuto servire anche per autobus turistici in visita al museo del vetro.
E veniamo al triste epilogo: come già riportato in un precedente post, a prendere in mano la situazione parcheggi è stato recentemente chiamato un assessore esterno, non eletto (Pino Corizia), profondamente ostile nei confronti dei camperisti, come ampiamente dimostrato a me personalmente durante un recentissimo consiglio pubblico. Già durante quell’incontro Corizia anticipò che i mezzi ingombranti e i camper sarebbero stati “confinati” in zone lontanissime dal centro, vanificando del tutto gli obiettivi della mia proposta.
L’articolo citato all’inizio parla appunto di camper al cimitero. Quale risposta più chiara avrebbero potuto darmi? Onorare gli impegni presi è però ben altra cosa e spero che in futuro io non venga tirato in ballo come “ispiratore” dei nuovi parcheggi camper cimiteriali. Oltre al danno, anche la beffa. Sarebbe davvero troppo!